Storia del file .PPTX
Primi sviluppi
Nel 1984, il programmatore Robert Gaskins sviluppò l’idea di un nuovo software grafico per i computer Macintosh. Il nome del progetto subì una serie di modifiche, dal poco fantasioso “Presentation Graphics for Overhead Projection” a “Presenter”. Nel 1987, Gaskins e il suo team scelsero il nome definitivo: PowerPoint.
Tre mesi dopo il lancio, Microsoft acquistò l’azienda che produceva il formato PowerPoint e aggiunse il software al suo elenco di programmi destinati a dominare gli anni Novanta. Insieme ad altri software famosi come Word ed Excel, PowerPoint entrò a far parte della suite Office nel 1995, e Microsoft introdusse il formato di file nativo PPT nel 1997.
Il file PPT presentava diversi vantaggi ma, intorno alla metà degli anni 2000, il suo formato nativo binario era ormai diventato troppo grande e lento. Nel 2007, Microsoft sostituì il formato PPT con il PPTX, aggiornando il file al formato Open XML.
In XML, PPTX poteva suddividere i contenuti multimediali in file diversi e quindi comprimerli per facilitare il trasferimento e la memorizzazione. Nel corso degli anni Dieci del 2000 questa possibilità si rivelò cruciale, poiché creatori e pubblico si aspettavano presentazioni sempre più elaborate e visivamente stimolanti, nonché la possibilità di utilizzarle senza soluzione di continuità su diverse piattaforme e dispositivi.
Sempre in quel decennio Microsoft ha aggiornato PowerPoint e PPTX per adattarsi al mondo moderno del mobile computing, introducendo versioni web, app per smartphone, funzionalità di streaming e altro ancora, oltre a una comoda modalità di lettura.
I continui aggiornamenti e le innovazioni costanti di PowerPoint hanno dato i loro frutti: oggi oltre il 95% delle presentazioni sono realizzate in PowerPoint e il software viene utilizzato da 500 milioni di persone nel mondo.