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I poligoni sono fondamentali nella modellazione 3D.

Ogni poligono è formato da almeno tre vertici e linee che si uniscono per creare una forma chiusa. Tre vertici, o punti, formano un triangolo. Quattro formano un quadrato. Lo standard del settore suggerisce di utilizzare il più possibile solo triangoli e quadrati nei mesh. Esiste un termine che viene utilizzato per riferirci ai poligoni con più vertici rispetto ai quadrati: N-gon. Gli N-gon andrebbero sempre evitati, perché è più probabile che causino degli artefatti nelle texture e nei materiali.

Parti di un poligono

Comprendere la struttura dei poligoni è utile per gestirli e modificarli al meglio durante la modellazione. Diamo quindi un’occhiata più da vicino a tutte le parti di un poligono e a dove si trovano nel mesh del modello 3D.

Vertice

Un vertice è il punto in cui due linee si incontrano. Se sposti la posizione di un vertice, cambia anche la posizione delle due linee che unisce.

Linea

Le linee appaiono nei programmi di modellazione proprio come dei segmenti. Ogni linea ha due vertici, uno per ogni lato. Quando in una figura ci sono almeno tre linee con dei vertici, si forma il poligono: in questo caso, un triangolo.

Facce

Una faccia è una forma piatta in 2D che si crea quando si forma un poligono. Molti software di modellazione poligonale permettono di selezionare una faccia specifica e di modificarne la posizione, modificando quindi anche il mesh. Spostare una faccia significa, infatti, muovere simultaneamente le linee e i vertici che la formano.

Crea tutte le forme che vuoi con i poligoni.

Per creare un esempio semplice di poligono e completare dei modelli 3D, prova a costruire un cubo basilare. Un cubo ha sei facce, 12 linee e 8 vertici, uniti insieme per creare un oggetto. Con questi principi semplici, gli artisti CG possono utilizzare i poligoni per creare qualsiasi forma vogliano.

Se guardi il mesh o il wireframe di un qualsiasi oggetto in 3D, vedrai che ci sono diversi poligoni insieme a creare la forma, che può essere qualsiasi cosa, da un volto a qualcosa di completamente inventato.

La differenza tra high-poly, low-poly e retopologia

Quando parliamo di modellazione poligonale, ci sono alcuni termini chiave che dobbiamo conoscere.

High-poly

Con un modello high-poly facciamo riferimento a un mesh creato con tantissimi dettagli e, generalmente, senza considerare il tipo di poligono finale. Spesso, infatti, gli high-poly non sono proprio progettati con i poligoni. In genere, sono invece realizzati con metodi 3D basati su voxel.

Pensa a un voxel come a un pixel nell’arte 2D. Ogni pixel memorizza delle informazioni sui colori. Un voxel funziona allo stesso modo. È un punto singolo che memorizza le informazioni 3D importanti e ha un posto preciso nella griglia tridimensionale.

Utilizzando questi metodi, gli artisti riescono a creare oggetti 3D in tempo reale. Poi possono esportare il modello 3D come mesh e, in tal caso, gli algoritmi informatici si occupano della modellazione poligonale. Il risultato è spesso strabiliante, ma, se si tratta di poligoni, piuttosto gonfio. È per questo che si chiamano “high-poly”.

Low-poly

In molti settori, è preferibile avere dei modelli 3D con pochi poligoni. Spesso, il termine “low-poly” descrive un modello che non solo ha un numero molto basso di poligoni, ma ha un mesh che è stato ricreato e ottimizzato per diminuire il conteggio dei poligoni.

Retopologia

Ed ecco che arriviamo alla retopologia: il processo di sincronizzazione di un modello high-poly in uno low-poly. I metodi sono diversi e ci sono diversi software che dispongono di strumenti specifici per realizzare il processo di retopologia. Per molti artisti, si tratta di un passaggio necessario nel flusso di lavoro.

Spesso succede che gli artisti semplifichino la topologia, ma costruiscano versioni high-poly più complesse sulle texture delle superfici degli oggetti. In questo modo, si perdono pochissimi dettagli e si ottimizzano moltissimo le prestazioni del modello.

Hyper-realistic 3D rendering of bird using 3D polygon modeling
Immagine di Olivier Beaugrand.

Tecniche di modellazione poligonale semplici che puoi utilizzare.

Ecco alcune tecniche di base che gli artisti possono utilizzare quando creano dei poligoni per la modellazione 3D.

Estrusione

L’estrusione è uno strumento di modellazione di base che permette agli artisti di selezionare una parte del mesh, generalmente una faccia o una linea, per estruderla verso l’interno o verso l’esterno. Questo causa un’estensione della forma originale e talvolta una sorta di scavatura nella forma.

Suddivisione

La suddivisione è uno strumento e una tecnica utile per creare facilmente modelli 3D dai poligoni. Prendiamo lo stesso esempio del cubo con sole sei facce. È possibile suddividere ogni faccia del cubo e dividerla in quadranti più piccoli. Ad esempio, un artista può suddividere il cubo una volta in verticale e una volta in orizzontale per poi dividere ogni faccia in quattro facce più piccole.

La suddivisione è un ottimo modo per aumentare il conteggio dei poligoni e far diventare una forma base il punto di partenza della modellazione. In generale, si tratta di una tecnica che può essere realizzata in due modi.

  • Suddivisione uniforme: avviene quando un oggetto viene suddiviso in modo equo. È quindi una modalità che riguarda tutto il mesh.
  • Suddivisione selettiva: in questo metodo, l’artista seleziona solo un quadrante, ad esempio una faccia, e applica il numero desiderato di suddivisioni. Il resto del mesh non subisce quindi alcuna modifica.

Smusso

Le linee di un modello sono di per sé perfettamente definite. Consideriamo ancora l’esempio del cubo, in cui due facce condividono una linea. È possibile manipolare l’angolo tra le due facce rendendolo tondo, ottuso o acuto, ma le linee rimarrebbero comunque definite.

Gli strumenti di smusso permettono agli artisti di selezionare una linea e aggiungere qualsiasi numero di smussi per alleggerirla. Si tratta di uno strumento sicuramente utile, ma che deve essere utilizzato con cautela, perché può facilmente aggiungere poligoni indesiderati o causare conflitti con la topologia, se vengono aggiunti troppi dettagli a uno smusso.

Utilizza Adobe Substance 3D per creare lavori artistici stupendi senza preoccuparti dei poligoni.

Per molti flussi di lavoro 3D, la modellazione poligonale può sembrare irrinunciabile. Infatti, la gestione della topologia può risultare una noia, soprattutto in situazioni in cui non è necessario avere un mesh perfetto. In particolare, è il caso dei settori centrati sul prodotto che vogliono sfruttare il 3D.

In questa situazione, avere un software che non solo permette di bloccare le forme rapidamente e in modo efficiente, ma anche di produrre risultati di qualità per la modellazione di superfici dure e di superfici organiche, può fare la differenza sul risultato del 3D.

Adobe Substance 3D Modeler è un software di sculpting basato su voxel che ha l’obiettivo di rendere la modellazione 3D più gestuale e naturale, come lavorare l’argilla. Dall’inizio alla fine, gli artisti non devono preoccuparsi di poligoni, topologia o mappatura UV. Tutti questi passaggi sono gestiti dal software al momento dell’esportazione e l’artista ha a disposizione delle opzioni di esportazione per aiutarlo nel processo.

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Grazie per aver esplorato il mondo di Adobe. Non vediamo l’ora di ammirare le tue creazioni.

Domande frequenti

PERCHÉ I MODELLI 3D SONO COMPOSTI DA POLIGONI?

In genere, i modelli 3D iniziano con la creazione di un mesh. La maggior parte dei software 3D permette di visualizzare il mesh in modalità wireframe e, di conseguenza, l’utente riesce a vedere le linee e i vertici che compongono la forma in 3D. Il mesh contiene dei dati importanti che i computer utilizzano per eseguire correttamente il rendering del modello 3D. Per questo motivo, i poligoni diventano una necessità naturale a causa del modo in cui i mesh vengono creati e utilizzati in tempo reale. Il 3D ha anche un vantaggio rispetto alle forme artistiche tradizionali, perché i mesh possono essere animati e modificati in tempo reale in modo non distruttivo.

COME SONO I POLIGONI NEL RENDERING?

Un mesh 3D è una rete di poligoni connessi da linee e vertici. Da solo, un poligono è semplicemente una forma in 2D composta da almeno 3 vertici e linee. Questi punti, se uniti, formano delle facce, in particolare triangoli, quadrati o N-gon, in base a quanti vertici e linee hanno. Nella modellazione 3D, gli N-gon sono dei poligoni con più di quattro vertici e linee e sono spesso indesiderati. Le pratiche di topologia consigliano l’utilizzo di triangoli e quadrati per poter ottenere i risultati più puliti.

PER COSA È UTILIZZATA LA MODELLAZIONE POLIGONALE?

La modellazione poligonale è considerata lo standard della modellazione 3D perché viene utilizzata in quasi tutti i software 3D commerciali. Viene utilizzata per creare mesh 3D con topologia precisa e ben strutturata. La modellazione poligonale viene preferita soprattutto nei settori degli effetti speciali e dei videogiochi. Dato che il gaming spesso richiede molte risorse da renderizzare insieme in tempo reale, gli sviluppatori devono controllare sempre il conteggio dei poligoni in base ai limiti del software che utilizzano. Infatti, ogni console e computer ha limiti diversi. Per questo motivo, gli artisti del 3D che lavorano in questi settori preferiscono la modellazione poligonale, che permette un controllo maggiore su ogni modello.

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