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Trasformare in post-produzione un filmato grezzo in un contenuto coinvolgente non è un’impresa facile. Scopri la filosofia alla base del montaggio video e i suggerimenti pratici per il piccolo e il grande schermo.
Il cervello umano è costantemente alla ricerca di un racconto. Se crei un montaggio, ovvero una sequenza di immagini diverse, il tuo pubblico stabilirà un rapporto tra le immagini. Nel 1910 il regista sovietico Lev Kuleshov dimostrò questo fenomeno mostrando la foto di un uomo insieme ad altre tre immagini: una ciotola con una zuppa, un bambino in una bara e una donna su un divano. Il pubblico di Kuleshov pensava che l’espressione dell’uomo cambiasse ad ogni immagine che si alternava: prima affamata, poi triste, poi romantica, invece la ripresa dell’uomo era sempre la stessa. “L’effetto Kuleshow”, dal nome con cui è diventato noto, dimostra il potere che può esercitare un tecnico del montaggio.
Il tecnico del montaggio Walter Murch, vincitore di un premio Oscar, famoso per Apocalypse Now e Il paziente inglese, ha stabilito sei regole per il montaggio. Quando cominci il montaggio, considera ognuno dei seguenti elementi (ordinati per importanza):
1. Emozione: che emozione vuoi suscitare nel pubblico?
2. Storia: la tua storia procede in modo coerente?
3. Ritmo: i tempi sono giusti?
4. Rintracciabilità visiva: dove si concentra l’occhio dello spettatore sullo schermo? Non dovrebbe allontanarsi troppo tra un’immagine e la seguente.
5. Spazio bidimensionale dello schermo: il pubblico riesce a seguire l’orientamento spaziale dei personaggi e degli oggetti sullo schermo?
6. Spazio tridimensionale: il taglio stabilisce le relazioni spaziali della scena?
Nota: i registi navigati imparano queste regole e poi imparano quando e come infrangerle efficacemente.
Suggerimenti pratici per il montaggio video.
1. Organizza il materiale filmato.
Indipendentemente dal software di editing video impiegato e dal fatto che si lavori su computer Windows o Mac, l’organizzazione è la chiave del successo. “Se non disponi il tuo progetto e i tuoi strumenti in modo organizzato, alla lunga tale condizione ti ucciderà”, dice il tecnico di lungometraggi Maurissa Horwitz. Assicurati di etichettare i file video, quelli audio e perfino le immagini statiche e tienili sullo stesso disco per accedervi facilmente.
2. Guarda tutto.
Questo è il primo passo per il processo di montaggio video. Lo scrittore e regista David Andrew Stoler dice che si può trovare l’oro nel posto più improbabile: “Guarda ogni cosa dall’inizio alla fine, perché non si sa mai. Guarda tutto anche dopo che il regista ha richiesto un taglio. Alcune delle espressioni più stupende degli attori le troverai dopo il taglio”.
3. Assembla, poi fai un taglio approssimativo.
Trascina e rilascia tutti i filmati sulla sequenza temporale e assicurati che la dimensione dei fotogrammi e la frequenza siano costanti. Inizia una nuova sequenza temporale, trascina e rilascia le scene migliori in quello che sarà il tuo taglio di assemblaggio. Poi copia quella sequenza temporale e inizia a fare le scelte difficili, selezionando le migliori clip video per realizzare un taglio approssimativo, cioè una versione grezza della storia che vuoi raccontare. Ricorda di salvare spesso il lavoro nel cloud o su un disco rigido e annota data e ora di ogni versione.
4. Rifinisci.
Questa è la fase in cui il tuo taglio approssimativo comincia a somigliare a un lavoro coeso. Regola l’audio e il colore, assicurati che i dialoghi siano udibili, aggiungi la musica, i titoli o gli elementi grafici.
5. Perfeziona ulteriormente il lavoro.
Il ritmo può creare o rovinare un film. Una scena lenta può provocare tensione o far sbadigliare il pubblico per la noia. Una scena veloce può far battere il cuore dello spettatore o semplicemente far venire il mal di testa. Alcuni tecnici del montaggio tagliano le scene in molti modi diversi prima di trovare il ritmo giusto, quindi non ti demoralizzare se qualche volta dovrai rifare i tagli. Ricorda che una storia drammatica può essere più lenta e soffermarsi sui personaggi, sulle loro espressioni e sul linguaggio del corpo, ma se lavori a una commedia, la velocità è particolarmente importante.
Dopo aver effettuato un taglio finale soddisfacente, potrai concentrarti sul perfezionamento del suono, del colore e degli effetti speciali.
Tutte le regole del montaggio video si applicano ai social media. Se stai modificando e condividendo video di Facebook, Instagram o YouTube, non dimenticare la dimensione dello schermo di un comune smartphone e la minore attenzione di una persona che guarda il telefono.
Non perdere tempo. Hai soltanto due o tre secondi per attirare il tuo spettatore. “Il movimento è di grande aiuto. Un video promozionale da 30 secondi per un brano musicale, ad esempio, dovrebbe avere dei tagli veloci e delle transizioni interessanti”, dice il tecnico audio e video Lo Boutillette. È importante mostrare alcuni momenti salienti ma non svelare tutto, così le persone vorranno cliccare per vedere qualcosa in più.
“Devono essere rapidi, chiari e non devono necessariamente avere senso. Non soffermarti per troppo tempo su un punto”, aggiunge Stoler, che ha lavorato ad anteprime e video promozionali per i social media. Il suo suggerimento è di andare dritti alla battuta finale. Non preoccuparti dell’organizzazione e non soffermarti sulla reazione.
Qualsiasi sia il progetto, prenditi il tempo necessario quando esegui il montaggio. Quando ti blocchi o pensi di aver perso la prospettiva, mostra il lavoro a qualcuno di fiducia. Che cosa terrà alto l’interesse del pubblico? In che modo lo gratificherai per il tempo che ti dedica? Indipendentemente dal tipo di pubblico, la risposta avverrà in base ai tagli che fanno progredire la storia con un senso logico ed emotivo.
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