Come scattare fotografie still life.
Realizzare una foto di natura morta è un espediente divertente e stimolante, tuttavia può rivelarsi insidioso poiché non è scontato riuscire a dar vita alla storia di oggetti inanimati. Nella composizione di natura morta molto dipende dal set in cui si ambienta e dallo studio della luce: i due elementi essenziali per creare emozioni uniche.
Cosa imparerai:
- Che cos’è la fotografia di natura morta
- Come e quando usare la fotografia still life
- Tecniche e suggerimenti per fotografi di natura morta
- Idee per fotografi di natura morta
Che cos’è la fotografia di natura morta.
L’espressione inglese “still life” che si traduce in italiano con “vita immobile” indica sostanzialmente la natura morta. Una definizione che troviamo spesso quando si parla di arti figurative, in particolare in fotografia, per descrivere quelle foto in cui sono catturati soggetti privi di vita, immobili, fermi.
Che cos’è la fotografia di natura morta.
La fotografia still life è un genere artistico intramontabile. La sua trasposizione dal genere pittorico le conferisce delle peculiarità per cui è impossibile non riconoscerla.
Uno dei generi di fotografia più richiesta in ambito commerciale è proprio la still life, o anche detta fotografia dei prodotti, perché con questa tecnica fotografica è possibile rappresentare l’oggetto in maniera precisa, esaltandone la forma e i dettagli. Per questo motivo è molto utilizzata per le vendite su internet, per permettere al consumatore di avere un’idea quanto più realistica possibile del prodotto che intende acquistare. Tuttavia, la fotografia di natura morta non si limita solo al campo commerciale ma trova anche molto spazio nell’arte che è forse la categoria che più di tutti gli ha conferito una fama intramontabile.
«La natura morta è una fantastica sfida per le tue abilità compositive, poiché riguarda unicamente la forma e una disposizione gradevole degli oggetti all’interno della cornice. L’immagine deve essere ben bilanciata e deve produrre un gioco interessante tra le geometrie. È tutto quello che crei all’interno della cornice che guiderà lo sguardo dell’osservatore»
Ben Long
Natura morta e food photography.
Forse uno degli esempi più calzanti di composizione still life è proprio quella che riguarda la food photography. L’oggetto a cui voler dare risalto, il cibo, è generalmente inserito in una cornice che ne delimita un primo spazio (es. un piatto, un tavolo o un supporto in genere) e poi in un secondo spazio che ne delimita ancora il contorno: il contesto.
L’impiattamento.
Disporre in maniera elegante il cibo all’interno del piatto non è solo una questione di estetica, lo è ancora meno per i fotografi di still life che puntano principalmente a una composizione perfetta. L’osservatore si farà una prima idea della pietanza proprio a partire dall’immagine che sei riuscito/a a comporre. Bada all’ordine e al bilanciamento di colori.
Le cornici, gli spazi e le luci giuste.
In base alla pietanza che vuoi presentare, cura i contorni in cui è inserita. Un tagliere andrà bene per un piatto più rustico, un piatto nero invece sarà l’ideale per presentare pietanze dai colori più vivaci. Non dimenticare di creare abbinamenti cromatici anche con la base d’appoggio del cibo, che è la seconda cornice in cui rientra il soggetto della foto.
Per dare risalto ai colori vivaci di alcune pietanze è importantissimo utilizzare la giusta luce per enfatizzarne la consistenza. A seconda di come deciderai di disporre il cibo puoi illuminarlo lateralmente per marcare le ombre e i punti di luce, tenendo sempre presente di regolare l’angolazione della luminosità per bilanciare le zone scure. Ombre troppo nette infatti possono alterare il colore del cibo, per questo è preferibile utilizzare una luce soffusa prediligendo comunque quella naturale. Dove possibile, evita l’illuminazione frontale che spesso spezza il contrasto di colore.
Still life e gioielli, come fotografarli.
Un gioiello è un oggetto prezioso spesso particolarmente luminoso e di piccole dimensioni. Tuttavia una fotografia still life ben fatta è certamente in grado di renderlo il protagonista assoluto della scena, esaltandone la lucentezza e facendolo brillare a prima vista.
Ecco alcuni consigli pratici su come realizzare fotografie still life dei tuoi gioielli.
Scatta su uno sfondo pulito e monocromatico.
Per esaltare la bellezza del tuo gioiello è bene posizionarlo su uno sfondo neutro e ben pulito. Prediligi un unico colore di sfondo per concentrare l’attenzione solo sull’oggetto e per esaltare il contrasto di colore. Molto spesso sono utilizzati sfondi bianchi per dare maggiore luce alla foto mentre il nero per conferire eleganza alla scena.
Usa la giusta tecnica.
Se vuoi enfatizzare al massimo la bellezza del tuo oggetto, la tecnica fotografica maggiormente adatta è sicuramente quella della natura morta, in grado di concedere il giusto spazio all’oggetto e focalizzare l’attenzione solo sulla sua preziosità. Potrai anche impreziosire la scena con elementi aggiuntivi, ad esempio con un espositore, purché non invada il campo di presentazione del gioiello.
Dal punto di vista della tecnica dello scatto è preferibile aumentare la luce e diminuire gli ISO della macchina fotografica, compensando con un’alta esposizione. Regola anche il diaframma in base alla distanza dall’oggetto ed al tipo di inquadratura che vuoi realizzare. Se per esempio vuoi focalizzarti su un particolare del tuo gioiello, dovrai pensare a una apertura maggiore del diaframma e di conseguenza regolare la luminosità. Tutto questo renderà l’oggetto nitido e, con l’aiuto di un cavalletto, avrai una foto perfetta e priva di elementi che potrebbero appesantirla.
Fotografia still life: l’arte, che passione!
A questo punto avrai ben compreso che la tecnica di fotografia still life può tornarti utile anche per fini commerciali e che se ben sfruttata è da sola un buon mezzo per incrementare il numero dei tuoi clienti o delle tue vendite. C’è però un’altra motivazione che potrebbe spingerti a voler utilizzare questa tecnica, e cioè la semplice passione per l’arte! Decostruire il luogo comune della natura morta come tecnica noiosa sarà la tua nuova missione e imparerai che, al contrario, dietro ogni foto di questo tipo, c’è un lavoro minuzioso e molto creativo.
Partiamo col dire che una buona attrezzatura, una Reflex o una Mirrorless, è sicuramente la chiave di volta per assicurarti una buona riuscita. Tuttavia, è inoltre necessario avere un’ottima capacità di osservazione e la giusta dose di creatività che permette di montare una scena più vivida che mai. Per questo motivo il primo consiglio da seguire è quello di allestire un vero e proprio set, uno spazio di lavoro adeguato alle tue esigenze.
Tecniche e suggerimenti per fotografi still life.
Vuoi dare risalto agli elementi più importanti della tua composizione in natura morta? Hai già scelto il soggetto-oggetto che vuoi rappresentare? Bene, allora bisogna puntare a realizzare una foto artistica con un buon livello di descrizione concettuale e simbolica che sia capace di assegnare anche un significato diverso a ciò che si vuole rappresentare. Molto importante, forse essenziale, è riuscire a trovare, proprio come avviene in pittura, la giusta ambientazione, che rispecchi quella che vuole essere l’idea finale della composizione.
Hai imparato che in questo genere di fotografia l’immagine si compone in studio, non è frutto di un momento fortunato. Vediamo quali sono dei consigli utili per realizzare al meglio la tua composizione di natura morta.
Usa la giusta attrezzatura.
Siamo arrivati al punto in cui è necessario raccogliere le idee e pensare a come iniziare, quindi componi il tuo kit munendoti di:
- Una Reflex o una Mirrorless
- Un cavalletto
- Una base d’appoggio
- Sfondo artistico
- Flash o luci continue
- Ombrelli riflettenti
Cosa ti serve.
Tendenzialmente la fotografia still life può essere realizzata anche con attrezzature più semplici come uno smartphone, che ti dia la possibilità di lavorare sulle impostazioni manuali perché, molto spesso, quelle automatiche non offrono risoluzioni di qualità elevata. È comunque possibile optare per una Mirrorless o per qualsiasi Reflex, anche con obiettivo standard 18-55mm. Quello che dovrai fare è prestare attenzione alle impostazioni della tua macchina, prediligendo il lavoro in manuale, eliminando anche gli ISO automatici.
Il valore degli ISO dipenderà fondamentalmente da un altro parametro importantissimo nella creazione di questi scatti, che è la luce. Se hai molta luce, ad esempio, perché componi su fondo bianco o perché utilizzi dei pannelli appositi, prediligi valori di ISO bassi. Al contrario se lavori in penombra, alzane il livello. Cerca di stabilire anche la giusta lunghezza focale tra obiettivo e piano di ripresa, maggiore sarà , più l’oggetto ripreso verrà ingrandito.
Una volta scelta la macchina con la quale lavorerai, pensa anche a tutta l’attrezzatura, ad esempio, ad un cavalletto, con il quale potrai regolare l’apertura del diaframma della tua macchina senza preoccuparti di scegliere un tempo di esposizione basso. L’utilizzo del cavalletto ti aiuterà anche a scegliere le migliori angolazioni e i migliori valori di esposizione. Se non dovrai utilizzare la tua immagine per fini commerciali e non dovrai dunque scontornarla, ricorda di scegliere uno sfondo adeguato, perché sarà la composizione del tuo set. La scelta dello sfondo spetta solo a te e quindi potrai sbizzarrirtitentando di assicurarti un codice cromatico coerente con il tuo oggetto.
La luce: l’elemento più importante.
La fotografia di natura morta si occupa di oggetti solitamente di piccole dimensioni e, di conseguenza, anche il set si adatta a queste grandezze. L’elemento essenziale, una volta scelto il resto dell’attrezzatura, è la luce. Nella maggior parte dei casi si utilizzano luci artificiali (luci continue o flash) perché hanno il vantaggio di essere maggiormente manipolabili e controllabili. Non dimenticare che sbavature in fase di produzione delle fotografie possono comunque essere aggiustate in fase di post-produzione, con strumenti come il pennello correttivo di Photoshop, così come vedremo nel prossimo paragrafo.
Per quanto riguarda le luci artificiali, sul mercato se ne trovano alcune predisposte proprio alla fotografia. Le lampade al tungsteno, ad esempio, emettono luce continua, con una potenza non molto alta ma producono molto calore e per questo richiedono un gran dispendio energetico.
Avrai anche la possibilità di optare per dei lampeggiatori da studio con una emissione di luce rapida (tipo flash della fotocamera). Sono di due tipi: flash mono-torcia, più compatti, che possiedono in un solo blocco condensatori e lampada luminosa, e i generatori con le torce con condensatori separati. I mono-torcia sono più economici ma hanno minor potenza: da 250W fino a 1500W. I generatori sono più potenti, dai 1500W fino ai 6000W.
Non dimenticare di includere i flash nel tuo kit. Se non vuoi procurartene uno da studio, considera di acquistarne uno portatile e facilmente trasportabile. Tra le alternative valide ci sono: i flash hot shoe che si possono combinare con svariati accessori e possono essere controllati con tecnologia wireless, e quindi anche a distanza. Se ne trovano di economici sul mercato e sono automatizzati dal sistema TTL flash della fotocamera.
Dopo esserti procurato/a questi accessori, passiamo ad analizzare le luci e scopriamo quali sono quelle maggiormente utilizzate e come combinarle. Parti sempre con lo scegliere una luce principale alla quale affiancare tutte le altre eventuali luci. Ricorda di creare degli ambienti luminosi, il più possibile fedeli alla percezione dell’occhio umano, questo ti aiuterà a mimare la luce naturale a dare al lavoro una texture più reale. Gioca con le luci frontali e laterali per restituire al set una resa cromatica migliore, evidenziando i dettagli più importanti. Cerca di evitare fonti di luce diretta perché potrebbero produrre troppe ombre, preferendo una luce soffusa o indiretta, magari provando ad illuminare il soggetto con il riflesso di luce di una superficie bianca. Usa ad esempio degli ombrelli che ti aiuteranno a produrre ombre morbide e riflessi gradevoli.
Software di post-produzione.
A questo punto concentrati sulla parte di rifinitura del lavoro, lo step finale! Inizia ad apportare le prime modifiche in Adobe Camera Raw (se scatti col formato raw), regolando l’esposizione, le ombre e le luci e tutte gli altri piccoli dettagli che vuoi migliorare. Cerca di tirar fuori un’immagine che sia bella ed equilibrata.
Apri la tua immagine con Adobe Photoshop e ripulisci qualsiasi cosa sia presente sullo sfondo, e che possa creare disarmonia nella tua composizione.
Per modificare e riordinare la tua immagine, usa lo strumento Timbro Clone e il pennello correttivo. Se le pareti dello sfondo risultano ancora un po’ cupe, puoi modificarle selezionando lo sfondo con lo strumento di selezione rapida e aggiustando la sfocatura. Usa il Color Picker per selezionare il colore di sfondo e dipingerne uno più appropriato.
Una volta ritoccata la foto, aggiungi qualche effetto selezionandone l’intensità in termini di colore, di saturazione e di luminosità. Il tuo obiettivo sarà quello di ottenere un colore e un tono complessivamente gradevoli. In Photoshop, con lo strumento Color Picker puoi giocare cercando di ottenere un equilibrio cromatico. Una volta che l’immagine è di tuo gradimento, non ti resta che esportarla e godertela.
1. I fiori mostrano l’aspetto più attraente della natura, se fotografati all’interno di una natura morta. Per la fotografa Hannah Concannon: «La natura morta riguarda perlopiù la sperimentazione e il provare cose nuove, dal momento che non sai mai come una determinata luce si rifletterà su una biglia rispetto a una rosa».
2. Riguardo l’immortalare la fauna selvatica per una composizione di natura morta, il direttore artistico e fotografo Alex Tan si esprime in questo modo:
«Si possono trovare tanti esempi di natura morta molto interessanti sia in natura che nei vari quartieri della città…molto spesso infatti, le cose più interessanti sono quelle che non notiamo tutti i giorni».
3. Sperimenta degli sfondi a due toni per raggiungere un contrasto davvero suggestivo tra i colori. Questo può aiutare a valorizzare degli oggetti che sono posti in primo piano, facendo risaltare immediatamente le tue foto di natura morta. Questo effetto è possibile raggiungerlo con software di editing come Adobe Photoshop, nel caso fosse impossibile ricrearlo manualmente in studio.
4. Storicamente, la fotografia di natura morta viene creata nei classici studi fotografici o nelle aule di belle arti. Ma così come le fotocamere cambiano e si evolvono, altrettanto avviene per la fotografia di natura morta. Spiega Concannon: «Nell’era di Instagram, tutti possono essere fotografi di natura morta (anche conosciuta come fotografia still life). Oggi infatti la natura morta è incentrata tutta sullo sviluppo del proprio stile personale».
5. L’idea di scattare da diverse angolazioni può aiutarti a vedere il tuo soggetto di natura morta in un’altra dimensione, del tutto nuova. Prova a muovere la fotocamera e vedere come cambia la composizione. Realizza degli scatti sia con il treppiede che a mano. Potresti scoprire un’angolazione anche migliore per il tuo soggetto, rispetto a quella che avevi precedentemente ideato.
6. Componi la tua immagine di natura morta con diverse texture e materiali. Non importa che si tratti di oggetti casuali di uso comune o di una preziosa collezione di candelabri d’argento. Inserire nella composizione diversi elementi può creare una sorta di collage che attirerà senz’altro l’attenzione dell’osservatore in direzioni diverse, ottenendo un risultato davvero stimolante.
7. L’attuale fotografia still life è un nuovo approccio che sfida i fotografi a utilizzare gli strumenti a loro disposizione per realizzare delle fotografie mozzafiato. Tale approccio può essere anche improvvisato: non saprai mai quando coglierai il perfetto scatto still life. Se sei abbastanza fortunato/a da avere un giardino, basta uscire all’esterno per ritrarre qualsiasi cosa tu possa trovare là fuori.
8. Esplora come ombre e luci riflettono le varie superfici e osserva come questo influisce sulla composizione finale. Luci e ombre possono creare una scena bidimensionale da cui è impossibile distogliere lo sguardo, in cui gli oggetti sono pienamente valorizzati. Quando scatti all’aperto, scegli una giornata di sole per utilizzare la luce naturale.
9. Sebbene tradizionalmente una natura morta è statica, di fatto puoi aggiungere elementi di movimento alle tue immagini. Una sfocatura infatti può essere un fattore accattivante da aggiungere alla tua foto ed è anche facilmente realizzabile spostando gli oggetti a metà foto. Se vuoi imitare questo effetto, perché non provi ad allungare la mano nell’inquadratura riposizionandola nelle vicinanze?
10. La cosa migliore della natura morta è che tutto può, potenzialmente, essere il soggetto di una fotografia. Anche oggetti apparentemente banali possono trasformare uno scatto in una delle foto più stimolanti, se immortalati con la corretta illuminazione e la giusta angolazione. Non bisognerebbe mai sottovalutare nulla, poiché ogni oggetto nella natura morta può ampliare i tuoi orizzonti artistici.
Consigli utili.
- Non sprecare tempo. Il fotografo Alex Tan suggerisce: «Se impieghi un’ora o due nello scattare una foto di natura morta il cui risultato è abbastanza buono, dovresti ascoltare le tue sensazioni. Molte persone potrebbero ottenere una foto soddisfacente all’80% entro la prima ora, e aver creato quindi qualcosa di cui sono felici, anche se non pienamente soddisfatti. Così molti utilizzano le successive quattro ore lavorando su quel 20% extra di soddisfazione mancante, cercando di rendere la foto perfetta».
- Cura la creatività. Per Long dovresti «mettere alla prova le tue abilità compositive. Se ciò di cui hai bisogno è l’ispirazione, consulta altri lavori, passandoli in rassegna tra una rivista e l’altra». Non dimenticare di utilizzare tutte le risorse a tua disposizione per stimolare la tua fantasia.
- Cura l’illuminazione. Seguendo tutti i consigli di questa guida, ricerca l’illuminazione perfetta prediligendo sempre la luce naturale. Le diverse fonti di illuminazione possono modificare l’atmosfera o lo stile della tua foto.
Collaboratori:
- Alex Tan, Fotografo e ritrattista professionista, ha iniziato la sua carriera nel 2008, lasciando la sua professione di banchiere per dedicarsi interamente ad immortalare momenti di vita.
- Ben Long, Fotografo, redattore e formatore, ha scritto oltre quindici opere sulla fotografia ed è redattore del magazine Macworld.
- Hannah Concannon, Fotografa ritrattista con oltre 33mila followers sul suo profilo Instagram sul quale è possibile visionare alcuni dei suoi lavori.
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