Fotografia
Suggerimenti e idee per la fotografia di ritratto
Segui i consigli degli esperti del campo in questa guida sulla fotografia di ritratto. Scopri le opzioni di illuminazione, impara come mettere a fuoco sugli occhi del soggetto e non solo.
![A portrait photo of a person with freckles on a black background.](./media_19eaf89ab2259ef98af0d257570b1d85fcfa55a5f.png?width=750&format=png&optimize=medium)
Scopri l’arte della ritrattistica
- I ritratti più belli nascono dalla connessione positiva tra fotografo e soggetto.
- Prova a scattare all’esterno durante la golden hour o utilizza molte luci all’interno per evitare le ombre indesiderate.
- Scegli un obiettivo più lungo per appiattire il soggetto e mettere bene a fuoco sui suoi occhi.
- Sperimenta con la luce, il colore e la composizione per trovare uno stile unico.
Cos’è la fotografia di ritratto?
La fotografia di ritratto mostra una persona, ma va ben oltre l’aspetto esteriore. In un ritratto ben realizzato, la personalità, l’identità e la storia intima del soggetto devono risaltare.
Per farlo, bisogna curare luci, sfondo, oggetti di scena ed editing. Probabilmente, però, l’aspetto più importante per far funzionare un ritratto è mettere il soggetto a suo agio per permettergli di mostrare davvero se stesso. Se riesci a instaurare un vero e proprio legame con il soggetto, sei a metà dell’opera per realizzare un ottimo ritratto.
![A candid photo of a photographer shooting a portrait of a fashion model.](./media_1808fee061475827d6a2da7c74c605b440b568f18.png?width=750&format=png&optimize=medium)
Come guadagnarsi la fiducia del soggetto
Anthony Pidgeon, fotografo di ritratti professionista, spiega: “Uno degli elementi fondamentali per ottenere un buon ritratto è il rapporto che crei con il soggetto. Non è un aspetto tecnico della fotografia, ma nell’ambito dei ritratti la collaborazione è idealmente fondamentale. Quella persona ti trasmetterà qualcosa che tu ricambierai con la fotografia. È questione di fiducia. Si fidano di te? Ti seguiranno per tutto il servizio fotografico? Avete stabilito un rapporto? Solo così potrai trovare la migliore espressione con l’illuminazione, la posa e la composizione”.
Anna Goellner, specializzata in fotografia di matrimoni, lo spiega così: “Devi andare alla ricerca di una storia. Devi mostrare chi è davvero la persona che ritrai”.
1. Fai le cose con calma.
Ma come si fa a creare una situazione di collaborazione? Organizzare un ottimo servizio fotografico richiede tempo, quindi ritagliati un po’ di spazio. Shawn Ingersoll, designer e fotografo, consiglia di pianificare un servizio fotografico concedendosi almeno un’ora. “Probabilmente passeranno circa 30 minuti prima che vi conosciate davvero”, spiega Ingersoll.
È normale farsi cogliere dalla fretta quando si scatta una foto a qualcuno, ma una delle cose fondamentali per un buon ritratto è concedersi del tempo per creare un legame e riflettere. Naba Zabih, fotografa di matrimoni e fidanzamenti, afferma che, anche nella frenesia di un grande evento, è importante prendersi del tempo per creare una foto di cui essere orgogliosi. “Soprattutto in quest’era digitale dal ritmo così veloce, occorre fermarsi per creare e pensare alla foto prima di scattarla”.
Ricorda che con una foto ritratto hai una variabile in più da considerare: “Le persone sono persone”, commenta Zabih, “quindi saranno sicuramente più difficili da fotografare rispetto a un oggetto perché si muovono, sbattono le palpebre”.
2. Segui il flusso.
Pidgeon commenta che ogni sessione sarà diversa, quindi dovrai prestare attenzione al soggetto perché alcuni saranno più disponibili di altri. “Credo dipenda dalla persona, dove si trova, cosa sta succedendo, se vuole essere davvero lì. Molte volte non vogliono farlo”, spiega. “Spesso hanno avuto una giornata impegnativa e hanno tante altre cose da fare dopo, quindi controllano costantemente l’orologio. Alcune dicono: ‘Dai, facciamo qualcosa di originale’. Altre invece: ‘Cerchiamo di finire il prima possibile’. Alcune persone sono veramente timide. Cercare di capire quanto sono coinvolti aiuta tantissimo”.
3. Familiarizza con la location.
Una volta che hai un’idea della persona con cui lavorerai, devi occuparti della location. Pidgeon suggerisce di porsi alcune domande: “Ci sono fonti di luce naturale? È una situazione in cui userò una luce dura, soffusa, diretta o indiretta? Che storia racconterò?”
![A candid photo of a photographer shooting a portrait of a fashion model.](./media_17eb201fd4848ad8ec4ccafd45757b68eef9c661e.png?width=750&format=png&optimize=medium)
![A portrait photo of a person smiling outside.](./media_1e6b01db2bcf1c5f850f0467780b94a34826535c7.png?width=750&format=png&optimize=medium)
Luce all’interno o luce all’esterno per la fotografia di ritratto
Molti elementi della fotografia ritrattistica si basano sull’intuizione piuttosto che sul controllo tecnico, quindi è utile saper identificare o organizzare fin dall’inizio un’ottima illuminazione. Se scatti in uno studio, devi prendere molte di queste decisioni con largo anticipo, mentre, se il servizio avviene all’esterno, potrebbero essere necessarie alcune regolazioni per adattarti alle condizioni di luce naturale.
Più contrasto crea più atmosfera
Quando lavori con poca luce o all’interno, in uno studio, porta delle luci artificiali per illuminare il soggetto. Posiziona qualche luce in diversi punti della location e osserva come influenza la foto. Avere più luci permette di bilanciare l’illuminazione generale ed evitare le ombre problematiche (o i contrasti troppo intensi) che si creano quando utilizzi una sola luce.
Ingersoll suggerisce: “Se vuoi un ritratto originale e ad alto contrasto, ti occorrerà una luce più diretta, sia che si tratti di luce solare che di luci artificiali. Altrimenti, se vuoi una foto più simile a un primo piano professionale, la luce sarà più diffusa, con varie fonti di illuminazione. Una sarà quella principale, ovvero la più luminosa, che illuminerà un lato del volto del soggetto. La secondaria, invece, illuminerà l’altro lato del viso, altrimenti la foto sarà sbilanciata. Una terza luce è facoltativa e può servire per illuminare i capelli o, se presente, lo sfondo”.
La luce diretta di mezzogiorno è troppo forte per i ritratti.
Se fotografi all’aperto e usi prevalentemente la luce naturale, avrai bisogno di un kit di strumenti un po’ diverso. Grazie all’esperienza con i matrimoni all’aperto, Goellner afferma che il momento peggiore per scattare fotografie è in pieno giorno. “In quel momento il sole è proprio sopra di te. Di conseguenza, saranno presenti delle ombre sotto gli occhi dei soggetti. È per questo motivo che ho bisogno di una luce uniforme per i ritratti. Se sei in pieno giorno, cosa che succede spesso durante un matrimonio, cerca sempre degli alberi”.
Quando ne hai la possibilità, organizza il servizio fotografico durante la golden hour, l’ora che precede il tramonto o quella subito dopo l’alba. La luce calda e leggera dà al soggetto un’aura magica.
“Con l’avanzare dell’età del soggetto, devi ammorbidire un po’ la luce, a meno che tu non voglia davvero accentuare la texture della pelle”.
La luce diffusa nasconde meglio i difetti della pelle
Pidgeon consiglia: “Con l’avanzare dell’età devi ammorbidire un po’ la luce, a meno che non tu voglia davvero accentuare la texture della pelle. Ma se una persona ha cicatrici da acne o rughe, solitamente non devi usare una luce drammatica, a meno che non rispecchi davvero la sua personalità. Bisogna chiedersi: ‘La luce sarà adatta? Mostrerà il loro lato migliore? Sono persone dinamiche? Hanno una marcia in più? È una soluzione adeguata?’”
![A portrait photo of a person sitting outside.](./media_10af0955196d36cc09e3f2e33fbe86861bb72c1b9.png?width=750&format=png&optimize=medium)
Sperimenta con le modifiche incrementali.
Per Pidgeon i fotografi ritrattisti devono saper bilanciare le luci. “Molti principianti tendono a usare troppo il flash e quindi il risultato è quel classico sguardo da foto segnaletica”, commenta. “In pratica, crei due esposizioni contemporaneamente mentre bilanci la luce principale e la luce di riempimento.
Se utilizzato correttamente, il flash può creare ritratti dall’aspetto fresco e alla moda, ma solo se la luce più forte viene bilanciata correttamente con lo sfondo. Una volta che hai capito come usare il bilanciamento, puoi apportare cambiamenti graduali invece di dire semplicemente: ‘Ok, creo un’esplosione di luce o niente’”.
Scegliere l’obiettivo giusto e mettere a fuoco sugli occhi
Per Goellner, uno dei consigli più importanti è quello di mettere a fuoco gli occhi del soggetto: “Se ti concentri sulla fronte o sulla frangia di qualcuno e gli occhi sono sfocati, la foto è rovinata, a meno che tu non voglia un effetto molto artistico”, commenta. Al di là di questo semplice ma importante promemoria, scegli l’obiettivo adatto con cui lavorare.
Scegli gli obiettivi migliori per i ritratti.
Goellner afferma che i migliori obiettivi sono quelli con un’apertura molto ampia. “Un’apertura davvero ampia fa entrare molta luce e lascia lo sfondo sfocato”, dice. Gli obiettivi grandangolari e una profondità di campo ridotta aiutano a mantenere la messa a fuoco del soggetto, anziché uniformarlo con lo sfondo. L’obiettivo preferito di Goellner per i ritratti è quello da 85 mm.
Gli obiettivi più lunghi appiattiscono i soggetti.
Derek Boyd, fotografo del Pacifico nord-occidentale, suggerisce di provare lunghezze focali ancora più lunghe: “Se usi una lunghezza focale lunga e sei vicino al tuo soggetto, avrai una profondità di campo molto ridotta”, afferma. “Quindi un obiettivo da 200 mm è ottimo per i ritratti”.
“In pratica, scatta il più vicino possibile, così lo sfondo sarà sfocato e il risultato fantastico. Inoltre, la compressione creata dai teleobiettivi genera un po’ di distorsione, a volte utile nei ritratti. Rende i nasi leggermente più piccoli e gli occhi più belli. Il risultato è incredibile”, assicura Boyd.
![A portrait photo of a person with blonde hair.](./media_1f76d20fa1449b17e83fa04fd9b70f09e126740fd.png?width=750&format=png&optimize=medium)
![A black and white portrait photo of a person with glasses.](./media_1211f0f1379c0ec7b3758e0970180a380cff91073.png?width=750&format=png&optimize=medium)
![A portrait photo of a person with freckles and red hair.](./media_1b04dee310d6e35b0aec774ddb2877415cb8c4abf.png?width=750&format=png&optimize=medium)
Gli obiettivi più corti possono creare distorsioni nei volti.
“È difficile da descrivere”, continua Boyd, “ma quando guardi un bel ritratto in primo piano, come uno scatto glamour, la foto viene quasi sempre realizzata con una lunghezza focale molto lunga. È pur vero che hai lunghezze focali ampie, quindi si tratta di 30 millimetri o ancora meno. Se ti avvicini molto al soggetto con un grandangolo, la sua testa sembrerà molto grande, mentre lo sfondo davvero piccolo. Otterrai quasi un effetto fisheye, e non è bello! Puoi usarlo per i ritratti, ma ha un aspetto ridicolo”.
Prova con un soggetto nitido e uno sfondo sfocato.
La cosa principale è saper scegliere il punto focale. “Prima di usare una vera macchina fotografica, ovvero una reflex, usavo quelle compatte dove ogni cosa era messa a fuoco. Credo sia questa la differenza tra un’istantanea e una vera fotografia artistica, che mette in evidenza il soggetto. Questo non vuol dire che devi usare una profondità di campo ridotta, ma in un ritratto professionale potresti doverlo fare. E quando lo farai per la prima volta, sarà incredibile.
“Quell’aspetto è una delle cose che amo di più. Adoro i ritratti con lo sfondo completamente sfocato e un bel riflesso negli occhi”.
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Imparare le regole, poi provare a infrangerle
Molti fotografi muovono i primi passi scattando con la modalità Program automatica. All’inizio può essere molto utile, perché ti concede tempo per creare un legame con il soggetto e concentrarti sull’illuminazione, ma Pidgeon commenta che dopo un po’ può ostacolarti.
Lascia andare il freno a mano.
“La modalità Program può darti le basi, ma non credo ti darà la possibilità di essere molto creativo”, spiega Boyd. “Ti metterà troppi limiti. Invece nella fotografia bisogna osare. Devi impostare la modalità manuale per fare il salto di qualità. Può essere difficile e molte persone penseranno ‘Guarda, questa modalità Program funziona alla grande. Ho ottenuto foto fantastiche in questo contesto. La userò sempre’. E poi, improvvisamente, il contesto cambia e non è più utile. Siccome era quella modalità a fare il lavoro per te e scegliere le impostazioni più adatte, adesso tocca a te capire come funziona l’esposizione”, commenta Pidgeon.
Se impari a impostare la fotocamera manualmente, saprai come ottenere quella nuance e quindi il risultato sarà una fotografia molto più creativa e artistica.
Libera la creatività con la composizione.
Continua a perfezionare anche l’uso dell’esposizione. Alex Tan, fotografo e designer di Los Angeles, consiglia di sperimentare tanto. “Credo che riempire l’inquadratura sia davvero interessante. Ad esempio, nel caso di parti di un’immagine non completamente inquadrate o di un soggetto troppo in primo piano che copre un terzo dell’inquadratura. Ultimamente sono passato dal fare ritratti di persone perfettamente inquadrate su sfondi molto puliti a chiedermi quale risultato potrei avere se la macchina fotografica fosse posizionata dietro a qualcuno o sbucasse da sopra le loro spalle”, spiega Tan.
![A candid portrait photo of a person standing outside.](./media_16f9c29db948be25523053d7798c77459120d2c75.png?width=750&format=png&optimize=medium)
Dai la priorità alle emozioni.
Tutto questo ci riporta all’elemento fondamentale della fotografia ritrattistica. “Probabilmente per molti fotografi è una regola generale: è la storia a farla da padrona. È per questo motivo che creiamo oggetti, progettiamo, realizziamo film e scriviamo. Vorrei che le persone non lo dimenticassero”, commenta Tan.
Zabih ha sottolineato la stessa cosa, affermando che “il ritratto è interessante perché spesso permette di infrangere le regole. Se riesco a catturare qualsiasi emozione nella foto, per me è una soddisfazione. Scatto fotografie in cui sbaglio di proposito. Ad esempio, riduco il tempo di posa oppure inquadro soggetti tagliando alcune parti, cosa che normalmente non farei. Ma fin quando è presente un’emozione, quelle foto sono le mie preferite. Molto spesso non è la perfezione la chiave di tutto. Una foto può essere bella anche se non è perfetta”.
Trovare l’ispirazione in altri ritratti
Il mondo della ritrattistica è vasto e variegato. Se cerchi il modo giusto per iniziare, prova a esplorare diversi stili di ritratto in modo da vedere quale si adatta meglio a te.
Prova il bianco e nero.
I ritratti in bianco e nero mostrano i soggetti in modo unico e nuovo. Rimuovi il colore da un ritratto per dare più enfasi ad altri aspetti dell’immagine, come la composizione, la texture, le ombre e la sensazione che trasmette il soggetto.
![A photo of a person holding up their smartphone to the camera and showing a selfie photo of themself on the screen.](./media_1b327de4d2d97985179b544a517f2a3a0ba24cfeb.png?width=750&format=png&optimize=medium)
Non sottovalutare i selfie.
Gli autoritratti sono una forma creativa di auto-espressione, ma sono anche un ottimo modo per perfezionare le proprie competenze nella fotografia di ritratto. Se sei sia modello che fotografo, puoi prenderti il tempo necessario per regolare l’apertura per i ritratti, provare luci diverse e sperimentare con idee creative.
Cerca l’autenticità con foto spontanee.
Quando scatti foto spontanee, catturi dei momenti non studiati quando i soggetti sono davvero loro stessi. Nelle fotografie spontanee, non metti mai in posa il soggetto e non dai nessuna indicazione. Al contrario, osservi passivamente le sue mosse e lo fotografi mentre svolge attività normali in libertà.
Realizza dei primi piani professionali.
Con la fotografia dei primi piani, puoi portare la tua creatività in un contesto professionale. I primi piani per uso aziendale spesso richiedono di seguire un certo stile o un certo approccio visivo, ma puoi sempre trovare dei modi unici per aiutare i soggetti a emergere e a mostrare la loro personalità negli scatti.
Aggiungi un po’ di glamour.
Dai ritratti eleganti agli scatti di moda all’avanguardia, la fotografia glamour mette in luce la personalità, l’attitudine e l’aspetto del soggetto. Scopri come pianificare un servizio fotografico glamour, ripulire le immagini con gli strumenti di post-produzione e aggiungere degli scatti glamour nel tuo portfolio.
Se sei un professionista esperto, ma anche se hai appena iniziato, la ritrattistica è un ottimo modo per affinare le tue competenze e migliorare la creatività. Provaci e ricorda di tenere sempre il focus sul soggetto e di mostrare sempre la sua personalità.
Con il contributo di:
Anthony Pidgeon, Anna Jaye Goellner, Shawn Ingersoll, Naba Zabih, Derek Boyd, Alexander Tan
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