Guida al bracketing fotografico: definizione, tipi e metodi.
In questa guida conosceremo il bracketing fotografico, una tecnica piuttosto particolare che combina i settaggi dello scatto per offrirti delle prospettive davvero fantastiche. Scopriamo quali sono i tipi di bracketing in fotografia, perché è utile affidarsi a questa tecnica e quando è opportuno utilizzarla.
Foto di ragazza in posa scattata con settaggi differenti.
Cosa imparerai:
- Che cos’è il bracketing?
- Come funziona il bracketing?
- Perché il bracketing è utile?
- Tipi di bracketing in fotografia
- Come utilizzare il bracketing per le tue foto
- Quando è opportuno utilizzare il bracketing
- Bracketing: domande frequenti
Che cos’è il bracketing?
Il bracketing è una tecnica di ripresa fotografica che consiste nello scattare più immagini allo stesso soggetto, cambiando di volta in volta il settaggio delle impostazioni. Solitamente il bracketing riguarda la modifica dell’esposizione: una foto si scatta con l’impostazione automatica e le altre due variandone il valore, aumentandolo e diminuendolo.
Questo crea una sorta di range dinamico della scena che impone anche un cambiamento nelle impostazioni di esposizione, per cogliere il ritmo cromatico nel migliore dei modi possibile.
Foto HDR con il Castello di Spilberk sullo sfondo.
Come funziona il bracketing?
Per comprendere al meglio il funzionamento di questa tecnica fotografica devi conoscere quali sono le impostazioni della fotocamera che determinano il valore dell’esposizione e cioè: l’apertura, la velocità dell’otturatore (shutter speed) e gli ISO. Regolando una di queste variabili, otterrai uno scatto sempre diverso.
1. L’apertura del diaframma. Controlla la quantità di luce che entra nella fotocamera. Un eccesso di luce ti darà una foto sbiadita mentre poca luce una foto molto scura. Regolare l’apertura del diaframma in buone condizioni di luce servirà a darti il livello di esposizione che desideri. Va da sé che se scatti foto in condizioni di luce scarsa, un’apertura del diaframma più ampia ti permetterà di raccogliere quanta più luminosità possibile.
2. Velocità dell’otturatore. Lo shutter speed è l’impostazione dell’esposizione che dovresti regolare per primo, se possibile. Puoi rendere questo passaggio più semplice magari scattando su un treppiedi e con un soggetto fermo. Tuttavia, nelle scene con soggetti in movimento potresti non avere la giusta flessibilità per impostare la velocità dell’otturatore per ottenere foto bracketing. In questo caso ti consiglio di lavorare sugli ISO.
3. ISO. Un bracketing ad ISO elevati è sempre una buona idea se vuoi andare sul sicuro ed evitare di far saltar fuori alte luci, in situazioni difficili. Tuttavia non è sempre facile ed utile regolarlo, perché modificando gli ISO i tuoi scatti avranno per ogni valore di ISO diversi livelli di qualità. Tieni presente, infatti, che un HDR con diversi scatti ISO non sarà di gran lunga migliore di una singola immagine in termini di qualità.
Una mangrovia fotografata dopo il tramonto con esposizione lunga.
Perché il bracketing è utile?
Il principale vantaggio della tecnica fotografica bracketing è sicuramente quello di ottenere una corretta esposizione e quindi di avere l’immagine che desideravi. Le fotocamere tendono, in situazioni di scarsa luminosità, a sovraesporle rendendo quindi la scena eccessivamente luminosa e, al contrario, a sottoesporre quelle più chiare, di fatto scurendole. In definitiva il bracketing si usa per non correre il rischio di avere una misurazione dell’esposizione che non corrisponda alla realtà che vedono i nostri occhi.
Il bracketing è quindi anche utile per scattare foto con una corretta esposizione e riprendere quanti più dettagli possibile dalle zone meno luminose e da quelle più illuminate. Poi, si fondono insieme, in post-produzione, per poter scegliere quale esposizione sia garante di un buon risultato.
Il bracketing è una tecnica a basso rischio ma ad alta ricompensa. Sebbene tu sia sicuro dei vari settaggi della tua macchina, nessuno è giudice perfetto in termini di esposizione, perché la fusione di una serie di immagini va ben oltre la semplice esposizione. Quando effettui più scatti focalizzati in punti diversi, è possibile combinare le parti migliori di ciascun scatto, in post postproduzione, ottenendo un risultato nitido.
Foto del tempio Sirindhorn Wararam Phuproud all'alba scattata con esposizione lunga.
Tipi di bracketing in fotografia.
Vediamo adesso come puoi utilizzare questa tecnica fotografica e quali sono i tipi di bracketing.
- Bracketing dell’esposizione automatica. Con la modalità di bracketing automatico la fotocamera fornisce sempre 3 livelli di esposizione per ogni singolo scatto. Questo consente a fotografi di ritratti, paesaggisti o di immagini astratte, di concentrarsi sull’acquisizione di una singola immagine senza perdere prezioso tempo a modificare le impostazioni della modalità manuale. La fotografia HDR si basa su impostazioni automatiche di questo tipo, creando scene ad alto contrasto.
- HDR. La fotografia HDR è un tipo di foto che cattura una gamma dinamica che non può essere raggiunta con un singolo scatto. Spesso si è tentati di credere che sia la stessa cosa del bracketing, invece i due modelli coesistono ma sono abbastanza diversificati. È un espediente che i fotografi utilizzano per superare le capacità delle loro fotocamere. Riunendo diverse esposizioni, infatti, puoi ottenere il massimo da ogni pixel. Ovviamente per realizzare una HDR potrai optare per la procedura manuale, per cui sarai tu a decidere in che modo esporre la sequenza di scatti o potrai provare anche la modalità HDR automatica che ti permette di risparmiare il tempo della postproduzione e di comprimere più immagini insieme. Tuttavia ti consiglio sempre di applicare il bracketing per un miglior controllo creativo ed una migliore qualità dell’immagine.
- Bracketing dell’esposizione. Il principio cardine nel bracketing è alterare la quantità di luce che raggiunge il sensore della fotocamera perché è questo che a sua volta fornisce livelli alterati di esposizione. Hai diverse opportunità per regolare l’esposizione nel bracketing: modificare manualmente la velocità dell’otturatore, modificare manualmente l’apertura della fotocamera e modificare manualmente il valore di ISO.
- Bracketing del bilanciamento del bianco. Con la tua fotocamera potrai provare diverse impostazioni del bilanciamento del bianco, quindi a diverse temperature di colore, utilizzando lo stesso soggetto. Provando tutte le possibili combinazioni di impostazioni potrai capire meglio come dare una maggiore texture alla tua foto.
- Bracketing ISO. Come avrai già intuito dal nome, questo metodo prevede l’acquisizione di più immagini ritraenti la stessa scena con valori di ISO diversi. Questo è utile perché otterrai immagini della la stessa scena ma con una quantità di rumore sempre diversa. Così facendo potrai scegliere quale tra gli scatti ritieni più performante.
- Focus bracketing. Con condizioni di profondità di campo limitata, questa tecnica sembra essere quella più utile perché offre uno stretto frammento di messa a fuoco del soggetto. Vien da sé che, in questo caso, vengono scattate diverse fotografie su diversi piani focali mantenendo costanti tutti i valori della fotocamera tranne la distanza di messa a fuoco. In sostanza ciò che cambia è il punto focale.
- Bracketing flash. Come saprai, alcune fotografie richiedono necessariamente un flash. Nel caso del bracketing flash vengono scattate più immagini variando l’intensità della luce proprio grazie al supporto del flash o di un lampeggiatore. Questa tecnica può esserti utile nel caso di situazioni con poca luce, in cui una diversa compensazione del flash ti restituirà immagini con una diversa intensità di luce.
- Bracketing della profondità di campo. Anche in questo caso vengono eseguiti diversi scatti, alla stessa scena, con apertura di diaframmi diversa, esposizione costante e la possibilità di cambiare lo shutter speed ed i valori di ISO. Utilizzando la tecnica bracketing potrai ottenere una profondità di campo variabile.
Cielo stellato scattato con esposizione lunga.
Come utilizzare il bracketing per le tue foto.
Ora che inizi ad avere familiarità con le basi del bracketing ti mostro qualcosa che potrà tornarti utile indipendentemente dalla tua fotocamera.
- Apertura. Con il bracketing dell’apertura, la camera regola l’apertura e la velocità dell’otturatore per produrre fotogrammi allo stesso livello di esposizione ma con profondità di campo diversa.
- Priorità di diaframma. Questo tipo di bracketing automatico dell’esposizione, mantiene l’apertura fissa su un’impostazione scelta dall’utente e regola automaticamente la velocità dell’otturatore per creare una gamma di scatti con esposizione breve e lunga.
- Shutter speed. La velocità dell’otturatore può variare a seconda della modalità di scatto che scegli. In modalità manuale dovrai semplicemente ridurre la velocità dell’otturatore per immagini sovraesposte e aumentarla per immagini sottoesposte. Se scatti con priorità di diaframma è sufficiente impostare la compensazione dell’esposizione che regolerà automaticamente la velocità dell’otturatore.
- ISO. Hai già compreso che maggiore sarà il valore ISO della fotocamera, più luminosa sarà la tua immagine. Nel caso di bracketing ISO la velocità dell’otturatore e l’apertura resteranno uguali. Cambierà solo l’ISO per modificarne l’esposizione.
- Impostazioni manuali. Con il settaggio manuale sarai tu a decidere in che modo esporre la sequenza di scatti. Dovresti comunque impostare tre variabili di esposizione in modo che la barra si allinei allo zero nel mirino.
- Esposizione automatica. Questa impostazione è ormai presente in molte delle reflex sul mercato. Con questo tipo di modalità devi semplicemente comporre il numero di scatti bracketing di cui hai bisogno. Sarà la tua camera a regolare le impostazioni di esposizione.
Foto di un lago scattato con esposizione lunga.
Quando è opportuno utilizzare il bracketing.
Vediamo insieme alcuni casi in cui è opportuno utilizzare la tecnica di bracketing e altri in cui sarebbe meglio non farlo. Come hai avuto modo di comprendere arrivando fin qui, questa tecnica è utile per ottenere una foto con esposizione corretta.
È opportuno ricorrere a questo espediente se:
- Ti trovi in situazioni difficili per ottenere un’immagine soddisfacente con uno scatto solo.
- Le condizioni di scatto (tra uno e l’altro) possono variare.
- Puoi cambiare inavvertitamente l’inquadratura.
Perciò il consiglio principe è quello di usare questa tecnica con soggetti statici e con un supporto, come il treppiede, che tenga ferma la tua camera. Il risultato, legato ad una esposizione corretta, è sicuramente anche quello di avere immagini dall’aspetto naturale e ben bilanciato in termini di luci ed ombre ma anche di toni cromatici intermedi. Inoltre con questa modalità sarai favorito nel cautelarti da eventuali errori e centrare la foto perfetta.
Nel caso di una soggetto in movimento, come esempio della foto qui in basso, potrai fissarne almeno 3 diversi e comporre la tua foto in postproduzione per darle uno speciale effetto di movimento. Tuttavia, pur essendo un’ottima tecnica, non è necessario utilizzarla sempre perché in alcune situazioni potrebbe addirittura essere dannosa. Se stai riprendendo qualsiasi tipo di scena con un’alta gamma dinamica, indipendentemente dalle tue intenzioni di fondere le immagini in postproduzione, ti consiglio di inserire comunque il bracketing. In questo modo riuscirai ad inchiodare l’esposizione. Questo è valido, ad esempio, per gli scatti di fotografie all’alba o al tramonto. In altre situazioni di luce più naturale, potresti non aver bisogno di utilizzare questa tecnica perché lo scatto potrebbe essere soddisfacente già con alcune semplici regolazioni di parametri.
Ragazza sdraiata sulla sabbia immortalata con doppia esposizione.
Bracketing domande frequenti.
Perché usare la tecnica bracketing?
Utilizzare la tecnica fotografica del bracketing può essere molto utile se ci troviamo in una condizione per cui il soggetto che vogliamo immortalare non sia totalmente ben esposto alla luce. Fondamentalmente questo tipo di tecnica aiuta a trovare lo scatto con l’esposizione migliore, ma non solo. Se, per esempio, una parte del soggetto che stai inquadrando si trova completamente illuminato mentre un’altra parte appare sottoesposto, con la tecnica del bracketing riuscirai ad ottenere le stesse inquadrature con effetti differenti. Alla fine potrai scegliere quella che ti sembra meglio esposta oppure combinarne 2 o più per correggere le esposizioni che nel singolo scatto ti sembrano distorte. In definitiva sbizzarrisciti con il bracketing se stai cercando di ottenere la migliore esposizione o se ami giocare con i contrasti di luce per creare scatti sensazionali.
Che significa BKT e AEB nella camera DSLR?
Anche se può sembrare complicato, il bracketing può essere un espediente abbastanza semplice nell’utilizzo, grazie alle funzioni ed alle impostazioni delle fotocamere DSLR. Infatti è abbastanza facilitato dalle nuove funzioni tecnologiche. La maggior parte delle fotocamere ha, infatti, una funziona chiamata AEB o Bracketing Automatico dell’esposizione che ti permette di scattare più foto con un solo click dell’otturatore. Con la funzione BKT (braketing) invece potrai scegliere quante fotografie scattare ed anche l’intervallo d’esposizione.
Il bracketing è uguale all’HDR?
Sul bracketing e l’HDR nascono spesso alcune incomprensioni perché si è tentati a crederli come fossero la stessa tecnica. L’HDR è una tecnica di postproduzione mentre il bracketing è la tecnica di scatto che lo rende possibile. Sono dunque due cose diverse che coesistono, come se fossero il prima e il dopo dei tuoi scatti. Mentre con l’HDR è necessario fondere più immagini con valori di esposizione differenti, con il bracketing hai scatti diversi con valori diversi. Per questi potrai o scegliere il migliore o fonderli in post-produzione.
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